Sampdoria

topic sulla squadra blucerchiata

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    L’INTERVISTA
    Sampdoria, il regista Ponti torna sul Molo dell’Amicizia: “Vialli voleva che i tifosi blucerchiati fossero felici”
    Il regista de “La Bella Stagione” torna per la prima volta sul molo di Quinto dove con il bomber e Mancini ha girato l’ultima scena del film: “Con le sciarpe, i tifosi, le foto, ho sentito la presenza di Luca. Con il film ha voluto rendere comprensibile a tutti il mito della Sampdoria”
    Genova – C’è l’abbraccio di Wembley, struggente, potente, commovente. E c’è l’abbraccio di Quinto, a due passi dal mare, camminata soave, sorridente, verso l’eternità. Il finale de “La Bella Stagione” è l’inizio di qualcosa di grande. A immortalare quell’attimo magico con Gianluca Vialli e Roberto Mancini c’era Marco Ponti. Il regista del film sulla Sampd’oro, premiato con il Nastro d’Argento, mercoledì è tornato per la prima volta sul “Molo dell’Amicizia”, luogo di culto blucerchiato ribattezzato così dopo la scomparsa di Vialli.
    Cosa ha provato?
    «Ero tornato a Genova altre volte ma non me l’ero sentita di passare lì. Stavolta c’era ad aspettarmi il “Sampdoria Club Luca Vialli e Bobby Gol”, mi hanno fatto socio onorario. E con me sul molo c’erano Francesca Mantovani, Tito Gherardi, Luca Pellegrini. Mi ha chiamato Lanna. Mi sono sentito pronto. Ho solo chiesto un minuto tutto per me, per riguardarlo con calma. Sentivo due sentimenti che si compenetravano, il forte dispiacere che Luca non ci sia più e l’enorme gioia per aver condiviso un progetto che gli stava tanto a cuore».
    Un film in cui ci ha lasciato un messaggio forte.
    «Prima di andarsene ha edificato in modo comprensibile a tutti il mito di quella Sampdoria. Mi diceva: “Un conto è la cronaca, qui affrontiamo il mito”. Nei momenti duri, c’è bisogno di ancorarsi a una narrazione che ti rammenta chi sei. Boskov diceva: “Sampdoria è Sampdoria”. La Samp non deve voler vincere come la Juve, è mitica se resta profondamente se stessa. Per Luca guardarsi dentro per capire chi siamo era fondamentale».
    Non essendo riuscito a riproporre lo spirito di quella Samp da presidente, Vialli ce lo ha ricordato insieme ai compagni nel vostro film.
    «Sì, è stata una scossa, un dire: “Ehi, ricordiamoci chi siamo!”. Per Luca era una necessità, un voler rimettere le cose in ordine. Secondo lui solo dai momenti di forte difficoltà nascono grandi vittorie. Le delusioni di Italia ’90 sono benzina per lo scudetto Samp. Il ko di Wembley rafforza una fratellanza che dura una vita. E anni dopo il Mondiale mancato genera la vittoria dell’Europeo. Tutto va visto in prospettiva. E l’anno nero della Samp e della Nazionale possono essere la base di nuove imprese».
    Vialli e Mancio sul Molo hanno un sapore di eterno.
    «Il cinema è un gioco di prestigio contro il tempo che passa. Mentre giri una scena come quella hai tante preoccupazioni tecniche ma quando ho visto loro due venire verso di noi, Luca che ride per una cosa che gli ha detto Mancio e Roby che gli poggia una mano sulla spalla, tutto il resto è svanito. Ho solo pensato: “E’ il finale che sognavo”. Non ho neanche riguardato la scena. E ora che sono tornato, con la luce che era la stessa, non ho sentito la mancanza ma una grande presenza, un affetto pazzesco, le sciarpe, i disegni, le foto, i tifosi. Tutti sognano di lasciare un segno come Vialli. E quando penso a lui, ci unisco sempre Mancini che ci ha dato tantissimo a livello umano, per come si è aperto. La loro amicizia sfida il tempo e il senso comune, due leader così uniti. Quando a Londra chiesi a Vialli cosa c’era nell’abbraccio di Wembley la prima parola fu “amore”, la base della fratellanza».
    La sera della notizia del passaggio da Ferrero a Radrizzani e Manfredi, Mancini ha subito pensato a Vialli.
    «Per Luca era soprattutto importante il bene della Samp e dei suoi tifosi: diceva che meritavano di vedere le partite con felicità. Il concetto di felicità della gente era sempre presente nei discorsi di Vialli e compagni. Di solito sentiamo sportivi che vogliono vincere, avere. Loro preferivano dare. Dare gioia ai sampdoriani, a Mantovani. La Samp è amicizia, relazione, ridere e piangere insieme. “La bella Stagione” non possiede una ricetta calcistica, ma di vita, che ha coinvolto anche tante persone che non sanno di calcio, oppure donne, bambini. In tanti dopo averlo visto mi hanno detto “vorrei essere sampdoriano, è una figata”. Anche noi nella troupe ora seguiamo sempre la Samp ».
    Pensate ad altre iniziative legate alla Sampd’oro?
    «Un anno fa non avrei avuto risposta. Ma quando entri dentro un sentimento così bello, e ti innamori, c’è la voglia di restarci. Il come dovremo capirlo, a Lanna ho detto che siamo a bordo campo, pronti a entrare. Magari ci inventeremo noi qualcosa ma non può finire qui. E poi chi dice che un tempo così bello non tornerà più?».buona domenica💙🤍❤🖤🤍💙
     
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    Eccoci qua.
    Ci siamo ancora Luca. Ci stiamo risollevando, dopo avere sfiorato il baratro a maggio. Si lo so, volevi essere tu a tirarci fuori da tutto questo, volevi essere il nostro Presidente, la nostra guida. Volevi ridare alla sampdoria e ai sampdoriani una nuova dignità, e ce l'avresti sicuramente fatta, senza quel maledetto cancro.
    Ma ci siamo, lo stesso. Chissà, magari da lassù ci hai dato una mano, o semplicemente, come noi, speravi di uscire da questo tunnel infernale in cui eravamo finiti.... Abbiano tenuto duro, come avevi fatto tu, abbiamo lottato, come avevi fatto tu. Il nostro nemico non era forte come il tuo, e abbiamo vinto.
    A te è andata peggio, neanche paragonabile, ma sappi che ciò che hai lasciato, è e resta qualcosa di unico e impareggiabile. Papà Paolo ti aveva insegnato bene, ora sarete lì, insieme, su quel terzo anello sempre più pieno di blucerchiato, a ridere e scherzare.
    A noi purtroppo non basta questa presenza astratta, noi volevamo te, ma dobbiamo farcene una ragione.
    Ci manchi Luca, e sapere quello che sarebbe potuto essere, e non è stato, a me fa montare una rabbia indicibile. Sarebbe stato bellissimo, anche se forse sarebbe stato per poco.
    Ora riposa, osservaci, e magari, da lassù, ogni tanto mandaci qualche sorriso. Basta quello per vedere le giornate migliori.

    Ciao campione. 💔3532919-72005548-2560-1440
     
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91 replies since 8/12/2015, 12:02   1037 views
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